Secondo l'agenzia di stampa ABNA, che cita il sito web delle Nazioni Unite, Tamim bin Hamad Al Thani, Emiro del Qatar, ha dichiarato martedì in un discorso all'80esima Assemblea Generale delle Nazioni Unite: "Il declino della logica del sistema internazionale a favore della logica della forza significa il trionfo della legge della giungla. La legittimità internazionale deve ritrovare la sua efficacia."
A questo proposito, l'Emiro del Qatar ha proseguito: "Doha è stata bersaglio di un attacco traditore che ha preso di mira la delegazione di Hamas. Sei persone, tra cui un cittadino qatariota, sono state martirizzate e altre 18 sono rimaste ferite. Questa aggressione è una chiara violazione delle norme internazionali. L'aggressione a Doha rappresenta un attacco a un paese mediatore e pacifico. Come paese mediatore, ospitiamo delegazioni di Hamas e Israele e abbiamo ottenuto la liberazione di 148 prigionieri."
Tamim bin Hamad Al Thani ha aggiunto: "L'obiettivo reale di Israele è distruggere Gaza e sfollare la sua popolazione. Non c'è mai stato alcun dubbio che la pulizia etnica e l'imposizione di nuove realtà nella regione sono gli obiettivi di questa guerra. Il Primo Ministro israeliano nutre il sogno di trasformare la regione araba in una sfera di influenza israeliana, e i paesi arabi e islamici hanno messo in guardia sulle conseguenze di questa pericolosa illusione. Il Primo Ministro israeliano si vanta di impedire la creazione di uno stato palestinese e di impedire il raggiungimento della pace."
Ha poi aggiunto: "Il Primo Ministro israeliano vuole continuare la guerra perché crede in quella che chiama 'tutto Israele'. Israele non è soddisfatto degli insediamenti e dei cessate il fuoco, ma vuole imporre la sua volontà sulla regione araba circostante. Chiunque protesti contro questo, o è un terrorista o è antisemita. Apprezzo la solidarietà internazionale con il Qatar, inclusa la dichiarazione del Consiglio di Sicurezza che ha condannato all'unanimità l'aggressione. Abbiamo condotto una difficile mediazione per fermare la guerra, liberare i prigionieri e i detenuti e consegnare aiuti a Gaza. Il Primo Ministro israeliano, che si vanta di aver cambiato il volto del Medio Oriente negli ultimi due anni, in realtà intende che Israele interverrà ovunque e ogni volta che vorrà. Apprezziamo il ruolo dei paesi che hanno riconosciuto lo stato palestinese."
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